Ricovero

1 giorno

Durata intervento

60-90 min

Riabilitazione

1-2 mesi

Recupero completo

4 mesi

Riparazione artroscopica per instabilità di spalla (lussazioni recidivanti)

La lussazione di spalla è definita come uno spostamento completo della testa dell’omero rispetto alla cavità glenoidea. Il meccanismo più comune di lesione, che causa una lussazione anteriore, è la caduta su un braccio disteso con la spalla abdotta e ruotata esternamente. Nel 90% dei casi di lussazione anteriore traumatica della spalla, possono verificarsi lesioni a questo legamento e al labbro glenoideo antero-inferiore (lesione di Bankart), determinando episodi ricorrenti di instabilità.

Epidemiologia

Incidenza complessiva di circa 95 soggetti su 100.000 all’anno nelle persone più giovani, in particolare negli uomini. Oltre il 90% delle lussazioni si verifica anteriormente e si riscontrano principalmente in pazienti giovani con età compresa tra i 20 e i 29 anni, nei quali appare la più alta l’incidenza di lussazione della spalla e anche di un elevato tasso di recidiva.

Eziologia

La lussazione generalmente è causata da un trauma, quindi a seguito di una caduta, un colpo o di un movimento insolito dell’articolazione.

Quadro clinico

  • Instabilità articolare
  • Limitazione funzionale
  • Deformazione della spalla
  • Dolore improvviso durante la mobilizzazione della spalla e riferito anche durante la visita
  • Tumefazione e versamento

Indagini diagnostiche

  • Rx
  • TC (metodica PICO)
  • RM e artroRM

Classificazione

  • TUBS (Traumatic Unidirectional Bankart Lesion) – soggetti instabili per trauma
  • AMBRII (Atraumatic Multidirectional Bilateral Rehabilitation Inferior capsular shift Interval closure) – soggetti lassi con instabilità multidirezionale atraumatica
  • AIOS (Acquired Instability Overstress Surgery) – soggetti con instabilità acquisita a causa di movimenti ripetitivi

Strategia terapeutica

Nei pazienti che hanno dai 25 ai 40 anni, si consiglia, inizialmente, una gestione conservativa fisioterapica, poiché il loro rischio di recidiva è molto più basso rispetto a soggetti più giovani.

Il trattamento chirurgico deve essere preso in considerazione nei pazienti con instabilità della spalla unidirezionale ricorrente e nei giovani soggetti attivi, in particolare quelli che praticano sport. La riparazione artroscopica del cercine glenoideo con ancorette è indicata in misura maggiore in pazienti giovani di 15-20 anni , in quanto è stato dimostrato che riduce il tasso di recidiva in maniera sostanziale e migliora la qualità della vita.

In caso di gravi perdite ossee (omerali o glenoidee: lesioni di Hill Sachs e di McLaughlin) viene eseguito un intervento a cielo aperto (intervento di Bristow – Latarjet) che consiste nel trasferire la coracoide (cioè una sporgenza ossea anteriore della scapola) e i tendini su di essa attaccati davanti al margine anteriore della glena scapolare al fine di costruire un blocco meccanico alla fuoriuscita della testa omerale.

Circa il 90% dei pazienti, osservati dopo almeno 5 anni dall’intervento, ha ottenuto risultati eccellenti o buoni. I principali motivi di soddisfazione per il paziente sono: la scomparsa del dolore, il recupero della forza e della funzione, il ripristino della stabilità. La riabilitazione post intervento è fondamentale per il completo recupero.

  • Lesione di Bankart
  • Lesione di Bankart
  • Riparazione labbro glenoideo
  • Riparazione labbro glenoideo

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